Il
5 giugno 2016, l’Associazione Chorouk di Manerbio ha tenuto la “Festa di fine
anno scolastico”. Un modo, per la comunità islamica locale, di condividere un
momento di allegria (e gastronomia) alle soglie del Ramadan. L’evento si è
tenuto nella zona industriale di Strada per Porzano, in un capannone affittato
all’uopo.
Due ragazze italiane hanno presentato
il programma del pomeriggio. Naturalmente, non è mancato l’ascolto di alcuni
versetti del Corano. I bambini delle scuole elementari hanno cantato in coro
prima l’inno nazionale italiano, poi quello marocchino, dimostrando il
bilinguismo in cui stanno crescendo.
Sempre d’infanzia trattava lo
spettacolo recitato da Camilla Corridori, “La bambina e l’acqua”: una vicenda
ambientata in Senegal, con cenni culturali al Burkina Faso, due Paesi molto
amati dall’attrice. La piccola protagonista, che viveva in un villaggio, doveva
attraversare aree incolte per andare a fare rifornimento d’acqua. Sfinita, si
addormentava… e il suo sogno si trasformava in un mito sulle origini
dell’acqua, sulla contesa per il suo possesso fra gli animali della savana. Nel
raccontare la storia, Camilla era aiutata da due “amici uccellini”, Cra e Cru:
il primo, un cantastorie; il secondo, un creatore di immagini oniriche.
Materialmente, i due pennuti erano maschere dai colori vivaci, scelti fra quelli
prediletti nel Burkina Faso. Non solo loro, ma anche una stella marina e
un’antica pietra erano ansiose di prender parte alla fiaba. La bambina
apprendeva così che l’acqua era nata dalle lacrime della Luna, a causa di un
amore impossibile per il Sole; che le rane avevano cercato di appropriarsi
dell’acqua, prima che gli altri animali della savana dimostrassero di essere
ugualmente capaci d’invocare la pioggia.
Dopo il momento ludico-teatrale, la
festa è entrata nella fase più cerimoniale. Alcuni doni sono stati consegnati a
rappresentanti del Comune, della parrocchia di S. Lorenzo Martire e
dell’Istituto Comprensivo di Manerbio, come ringraziamenti per la
collaborazione. Sono stati distribuiti anche gli attestati di frequenza dei
corsi di lingua araba organizzati dalla Chorouk per grandi e piccini.
La festa, naturalmente, si è
conclusa con tè marocchino (caldo, alla menta) e pasticcini speziati a volontà.
Una gratificazione prima del digiuno, per i musulmani; un piacere sicuramente
per tutti.
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 109 (giugno 2016), p. 18.
esempio di buona convivenza.
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