Milano, 20
maggio 2012
COMUNICATO
STAMPA
LIBERA SULL'ATTENTANTO
DI BRINDISI: NO ALLA VIOLENZA, SI' ALLA SPERANZA
PARTIAMO DALLA SCUOLA
PER VINCERE LA PAURA
Non sappiamo ancora cosa ci sia dietro l'inaudito
attentato all’ingresso della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi.
Ci uniamo alle parole di Don Luigi Ciotti,
presidente di Libera al suo arrivo a Brindisi dopo l'attentato: "Proviamo
un grande dolore e vogliamo innanzitutto esprimere tutta la nostra vicinanza
alle famiglie e a tutti i ragazzi della scuola. Bisogna certo aspettare l'esito
delle indagini sull'attentato. Quello che ora sentiamo di poter e dover dire
che una morte di questo genere è inaccettabile”.
Un attentato che avviene a pochi giorni dal
ventennale della strage mafiosa di Capaci, davanti ad una scuola intitolata a
Francesca Morvillo Falcone e che certo offre elementi di riflessione, viste le
non poche coincidenze, tra cui l'arrivo della Carovana antimafia in città.
E il collegamento inquietante proprio con la strage
di Capaci e, insieme, le stragi di mafia del ’93 a Milano, Firenze, Roma è
naturale: anche in quei casi, la mafia non si fermò pur di raggiungere i propri
scopi criminali dall'abbattere le vittime innocenti che trovò sulla sua strada.
Non sappiamo se sia stata la mafia o il terrorismo
o se sia stato un folle. Dalle ultime notizie sugli sviluppi delle indagini
sembra essere poco probabile la matrice mafiosa.
Attendiamo fiduciosi l'esito del lavoro delle forze
dell'ordine e della magistratura, anche se alcuni interrogativi rimangono
ancora aperti.
Quel che è certo è che purtroppo ha perso la vita
una ragazza di sedici anni e che altri ragazzi come lei sono stati feriti
gravemente. E che tutti i loro compagni di scuola sono sconvolti.
Chi ha messo quelle tre bombole davanti
all'Istituto di Melissa aveva la volontà precisa di colpire. Chiunque sia
stato, voleva uccidere dei ragazzi e insieme la speranza di questi studenti che
frequentano la scuola intitolata a Francesca Morvillo Falcone.
E allora dobbiamo fare la nostra parte, dobbiamo
trasformare la paura in speranza. Dobbiamo vincere il dolore e provare ad
andare avanti insieme
E’ un invito e insieme un impegno il nostro che
parte proprio dalla scuola.
Dalla scuola ferita dall’attentato di sabato
mattina, la scuola dove i ragazzi, come quelli colpiti sabato, imparano non
solo le materie del sapere ma anche l'alfabeto della cittadinanza e della
corresponsabilità.
Dalla scuola, cui Antonino Caponnetto, il fondatore
del pool antimafia e l'instancabile compagno di associazioni e di giovani fino
all'ultimo istante della sua vita, si riferiva dicendo che alla mafia fa più
paura della giustizia.
Don Luigi Ciotti nel suo intervento a Brindisi ha
sottolineato quale deve essere il ruolo della scuola. “Una scuola - ha detto -
dove si parla della democrazia, e la democrazia si fonda su due gambe, la
giustizia e la dignità umana. Poi c'è la terza gamba, che si chiama
responsabilità. Dobbiamo assumerla anche noi, di più”. “Questo fatto violento,
incredibile, non può farci dimenticare la meraviglia di questi ragazzi
impegnati a costruire il loro ma anche il nostro futuro".
I coordinamenti provinciali e regionale di Libera
della Lombardia si stringono attorno alla famiglia di Melissa, alle compagne
ferite e alle loro famiglie, a tutte le ragazze e i ragazzi di Brindisi, e
invita tutte le scuole a reagire con gli strumenti che le sono propri: del
sapere, della conoscenza e della partecipazione, per trasformare la paura in
speranza con l’impegno e il lavoro di noi tutti accanto ai ragazzi.
Proponiamo di onorare il ricordo di Melissa nel
giorno dei suoi funerali con un minuto di silenzio in ogni istituto, rilanciamo
l'invito ad essere davanti all'Albero Falcone e Borsellino di Milano in via
Volta a Milano il prossimo 23 maggio a partire dalle ore 17.00 e inoltre
segnaliamo una opportunità importante.
Proprio a partire dal 23 maggio e fino al 19 luglio
prossimo, presso il Palazzo di Giustizia di Milano, sarà possibile visitare una
mostra dedicata al ventennale dalle stragi di mafia di Capaci e di Via D’Amelio
che l'Associazione Nazionale Magistrati e Libera hanno voluto per rendere
omaggio alle vittime.
I brutali eccidi voluti dalla mafia hanno innescato
in tutti questi anni una nuova stagione di impegno civile in tutta Italia, e
oggi ancora si ricorda il sacrificio di uomini e donne che scelsero la
giustizia per battersi contro l'illegalità.
Con questa e con le altre iniziative promosse per
il ventennale, Libera e l’Associazione Nazionale Magistrati invitano a
ricordare e fondare nuovamente le ragioni di una corresponsabilità che si
traduca in quotidiana attività di educazione alla legalità e di battaglia
contro le mafie e la corruzione.
Oggi ancora più di ieri, crediamo importante fare
memoria per costruire impegno e speranza.
La mostra rimarrà aperta alla cittadinanza dal 23
maggio al 19 luglio.
Per visite di scolaresche, gruppi giovanili e
associazioni contattare:
Giovanni Narbone – 02.54334068
giovanni.narbone@giustizia.it
Micaela Curami – 02.5433410
micaela.curami@giustizia
Giovanna Ferrero – 02.54334410
giovanna.ferrero@giustizia.it
Sylvie Vigorelli
Segreteria Libera Milano e Lombardia - tel.
02.7723210
lombardia@libera.it
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