Il
16 gennaio 2015, nella Sala Civica del Comune di Manerbio, ha avuto luogo un
incontro informativo organizzato dal MoVimento 5 Stelle di Manerbio, Orzinuovi,
Roccafranca e Isorella. Sono intervenuti Ezio Corradi, vicepresidente del
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, e Andrea Fiasconaro,
Consigliere del M5S in Regione Lombardia e segretario della Commissione
Permanente “VI Commissione – Ambiente e protezione civile”.
L’incontro riguardava le ricerche di
petrolio e i depositi artificiali di metano realizzati da tempo in Lombardia e
che il decreto Sblocca-Italia, emanato dal governo Renzi, promette di
infittire. Secondo l’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, gli
impianti di stoccaggio del gas aumenterebbero il rischio di terremoti. Il
timore è causato dai risultati cui è pervenuta la commissione ICHESE (International
Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia Region), che
ha indagato il nesso fra il recente terremoto in Emilia-Romagna e la presenza
in loco di attività di coltivazione di idrocarburi e di produzione di energia
geotermica. Come recitano le linee guida stabilite dal Ministero dello Sviluppo
Economico (24 novembre 2014), la commissione ha trovato opportuno che le
suddette attività siano costantemente monitorate tramite reti ad alta
tecnologia. Secondo Corradi, tuttavia, il monitoraggio non sarebbe ancora stato
messo in atto, così pure come non vi sarebbe un controllo delle emissioni dai
depositi di stoccaggio. L’accusa da lui rivolta a nome dei comitati ambientalisti
è di pericolosità (rischio di incendi), assenza di quei piani di emergenza
esterni voluti dalla direttiva Seveso III (D. L. 17 agosto 1999, n. 334) e
inutilità sostanziale di nuovi stoccaggi di metano, in anni in cui il
fabbisogno sarebbe ampiamente calato. La problematica è particolarmente
sensibile in aree come quelle di Brescia e Cremona, intensamente abitate, con
edifici storici da preservare e sedi di occasionale attività sismica. La
relazione di Corradi citava, in particolare, i depositi di Capriano del Colle
(solo progettato) e di Bordolano (già operativo). Non ultima è la
preoccupazione per l’inquinamento delle falde acquifere impiegate
nell’irrigazione.
Fiasconaro ha ricordato l’impegno
del M5S in Regione Lombardia per far ottenere il rispetto del principio di
precauzione e la verifica dei rischi sismici. Il MoVimento mira anche a far
abrogare l’art. 38, comma 4 del decreto Sblocca-Italia. Esso impone alle
Regioni di terminare entro il 31 marzo 2015 i procedimenti di valutazione
dell’impatto ambientale delle attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi.
Dopodiché, la relativa documentazione andrebbe ceduta al Ministero
dell’Ambiente.
Il M5S ha dichiarato apertamente di
volersi impegnare per la corretta informazione dei cittadini e il rispetto del
loro diritto a decider le sorti del territorio in cui abitano.
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