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Quando c'entra la politica

Da Don Camillo (1948):



“…nel ’22 giravano per la Bassa i ‘18 BL’ con le squadre che andavano a bruciare le cooperative socialiste […] Erano tutte zucche senza sentimento, perché soltanto le zucche senza sentimento possono fare la politica bruciando le forme di grana, il lardo, i salami, la farina, spaccando a colpi di scure le caldaie di rame dei caseifici e ammazzando a moschettate i maiali come appunto si faceva allora nelle cooperative socialiste della Bassa…”



*   *   *



“Don Camillo ritornò a casa agitatissimo e andò a raccontare tutto al Cristo dell’altare.

‘È mai possibile che un galantuomo’ concluse ‘debba ridursi a crepare come un cane per uno stupido orgoglio di questo genere?’

‘Don Camillo’ rispose il Cristo sospirando ‘tutto è possibile, quando c’entra la politica. In guerra l’uomo può perdonare al nemico che poco prima tentava di ucciderlo e può dividere con lui il suo pane, ma, nella lotta politica, l’uomo odia il suo avversario, e il figlio può uccidere il padre e il padre uccidere il figlio per una parola.’ ”



GIOVANNINO GUARESCHI

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