Non è una novità: il problema è sempre meno relegato al Sud. Lo sa bene Pavia, dove, ogni anno, si svolgono conferenze sulla criminalità organizzata. Ma non si muovono solo gli ambienti accademici. La questione sollecita la cittadinanza. Ecco, dunque, il gruppo “Costruendo Libera”, realtà neonata sul suolo pavese. Il suo scopo è tener desta la sensibilità su temi quali lotta alla mafia e promozione della legalità –vista non come idillio, ma come alternativa concreta alla logica della criminalità organizzata. “Costruendo Libera” è costituito prevalentemente da studenti, elementi sempre attivi e propositivi, ma mira a creare una sinergia fra tutte le componenti sociali. Per ora, non è ancora un vero e proprio presidio di “Libera”, ma auspica a divenirlo.“L’antefatto è stata la conoscenza diretta da parte di qualcuno di noi con ‘Libera’, soprattutto grazie ai campi di volontariato svolti sui terreni confiscati l’estate scorsa, con il motto ‘E!state Liberi’ “ racconta G., un giovane membro del gruppo. Come risultato di questa esperienza, un ragazzo ha pensato di contattare “Libera Lombardia”, che lo ha rinviato a Davide Salluzzo, il referente di Vigevano. La prima iniziativa del gruppo ha avuto luogo il 27 ottobre 2011: incontro con due membri eminenti di “Libera”, Davide Mattiello e Lorenzo Frigerio.
Nelle riunioni seguenti, il gruppo ha messo ulteriormente a punto obiettivi e strategie. Esso desidera radicarsi capillarmente nel suolo pavese, in modo da estendere informazione e sensibilizzazione circa le proprie tematiche. Ultimamente, “Costruendo Libera” ha optato per una semplice suddivisione in cinque nuclei operativi: uno che organizzerà conferenze sulla criminalità organizzata; uno che si occuperà di formazione scolastica; uno che redigerà il bollettino dei fatti di mafia locali; l’ultimo che ricostruirà la storia dei terreni confiscati (in particolar modo, quelli presenti sul suolo pavese).
Il gruppo intende collaborare con le associazioni già presenti sul territorio, laddove si abbiano obiettivi comuni. Si sono mostrati disponibili –per esempio- il circolo Arci, Salmoni Controcorrente, Cartaspina Associazione Culturale e la Fondazione Romagnosi.
Presso Radio Aut, il 22 novembre 2011, parte del gruppo ha assistito alla presentazione di “Libero”, biografia di Libero Grasso realizzata da Chiara Capri, studentessa membro di “Addio pizzo”. “Costruendo Libera” si tiene in contatto, naturalmente, con l’Osservatorio Antimafia locale. Ha poi ricevuto segni d’interesse da parte dell’ istituto di istruzione superiore “A. Volta”, che ha offerto –eventualmente- spazi di riunione, in cambio di cicli formativi per allievi.
Rappresentanti del gruppo hanno preso parte al focus group (1 dicembre 2011, Sant’Angelo Lodigiano) realizzato dal Coordinamento Regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, su incarico della Direzione Sport e Giovani di Regione Lombardia.
Dall’ 8 al 14 dicembre, “Costruendo Libera” ha organizzato banchetti natalizi, riforniti dal consorzio Ctm Altromercato con i prodotti di “Libera Terra”. Il ricavato totale è stato diviso al 50% fra i due enti collaboratori.
Sempre nell’ambito della collaborazione con le associazioni, “Costruendo Libera” ha aderito alla raccolta firme a sostegno della campagna "L'Italia sono anch'io" : obiettivo, ottenere la cittadinanza italiana per gli immigrati di seconda generazione e il diritto di voto amministrativo ai lavoratori regolarmente presenti in Italia da almeno cinque anni. Il gruppo, pertanto, è disponibile ad allargare i propri orizzonti a qualunque tematica si riconnetta con la legalità, l’attualità e la cittadinanza attiva. Molto cara gli è anche l’attività giornalistica, al punto da proporre ai propri membri opportunità come il Premio Morrione per il giornalismo investigativo. Del resto, la stampa è ossigeno per la lotta antimafia, laddove si dimostri capace di attenzione, approfondimento e coraggio. Una tematica “calda” cui il gruppo si è interessato, per esempio, è assai vicina: la discarica abusiva di amianto sul suolo pavese.
“Costruendo Libera” estende, naturalmente, i propri contatti sul web: ha aperto un blog, nonché una fan page ed un gruppo su Facebook. Spazi virtuali insieme agli spazi reali, dunque, per reagire all’ “inferno dei viventi” –come direbbe Italo Calvino- coltivando ciò che inferno non è.
Su Inchiostro, gennaio/febbraio 2012
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