Insieme all'accuratezza, si notano
nelle sue tele tinte brillanti e sensuali, oltre a una certa aria di mistero
che permea le figure umane. Lucia Battagliola trasforma l'emozione in colore,
tanto che qualcuno l'ha definita "alchimista della pittura".
"Fascino" (olio su tela, 2024) s'intitolava uno dei quadri esposti:
una donna bionda dalla bellezza levigata. Era invece "Armonia" (olio
su tela, 2021) una figura femminile di cui si conoscevano le labbra e le mani,
sottolineate (nel loro pallore) da tocchi di rosso. Immagini muliebri
dall'incanto misterioso sono le protagoniste degli omaggi a Tamara de Lempicka
a cui abbiamo accennato, tutti eseguiti a olio.
Lucia Battagliola ha dipinto anche "Tre fanciulle" (acquerello su carta, 2006) e una "Donna con tunica" (olio su tela, 2012). Fra le altre figure umane, si nota una serie di musicisti: "L'Attesa" di un violoncellista che si appresta a suonare (olio su tela, 2024); la "Melodia" tradotta nell'espressione e nei movimenti di una violinista (olio su tela, 2022); il "Jazz Time" di un sassofonista che sta per alzarsi dalla sedia (olio su tela, 2020). Una "Cantante" (sanguigna e carboncino su carta, 2005) incanta con l'armonia sensuale del suo corpo, che allude a quella della sua voce. In un certo senso, è legato alla musica anche il fabbro di "Antichi mestieri" (olio su tela, 2014), intento a plasmare quello che sembrerebbe un fischietto.
Un carboncino su carta è invece il
"Ritratto di Armando" (2004), sorprendente nella sua vivacità e nella
luminosità del suo sguardo. Più cupo e severo è l' "Uomo con
cappello" (acquerello su carta, 2005).
La produzione di Lucia Battagliola è ricca anche di immagini di piante, di fiori e di frutta, amati dai pittori per ragioni facili da intuire. Colpiscono però soprattutto nature morte come "Trasparenze" (panpastels e carbothello, 2021): una brocca dalla tersa trasparenza troneggia in una macchia d'acqua ugualmente limpida; il vetro si tinge del giallo di un limone retrostante. La purezza del vetro è protagonista anche in "Biglie colorate" (olio su tela, 2023), stavolta resa ancora più magica dalla varietà delle tinte. L' "Uva nel bicchiere" del 2024 (olio su tela) è l'esempio più calzante di quello che abbiamo chiamato iperrealismo.
Un acquerello su carta è la
"Barca a remi" (2023), mentre a olio sono stati eseguiti i
"Macarons" del 2024. Hanno una loro severa bellezza anche gli
"Scacchi" (olio su tela, 2024), resi monumentali dal pennello di
Lucia Battagliola.
In entrambe le giornate della
mostra, i visitatori sono stati accolti da un gustoso rinfresco e da un
pensierino della pittrice: un cuore tracciato su una tela minuscola.
La sera del 1 settembre, alla pittura si è unita la musica: gli archi dell'Ensemble Convivium hanno allietato i presenti con pezzi del repertorio barocco e romantico, concludendo con le note trascinanti del "Valzer n. 1" di D. Shostakovich.
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Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 207 (settembre 2024), p. 8.
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