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Il Grande in Provincia: Tino Tracanna “Sorgente” a Manerbio

L'ensemble jazz Tino Tracanna "Sorgente" si esibisce al Teatro Civico di Manerbio durante la rassegna "Il Grande in Provincia" 2024.
Foto di Umberto Favretto
Come l’anno scorso, il Teatro Grande di Brescia ha organizzato la rassegna musicale “Il Grande in Provincia”: concerti programmati fuori dal capoluogo, per permettere a un più vasto pubblico di accedere all’eccellenza musicale del noto teatro. Il progetto è firmato non solo dalla Fondazione del Teatro Grande, ma anche dalla Provincia di Brescia, con la collaborazione della Fondazione Provincia di Brescia Eventi. Quest’anno, ha visto il sostegno della Fondazione ASM. L’organizzazione ha ringraziato il Comune di Manerbio, Stefania Antonioli e Luigi Prestini per aver consentito la realizzazione dell’evento. Esso era stato programmato per la sera del 4 settembre 2024, presso il parco di Villa Di Rosa. A causa del maltempo, il concerto è stato tenuto invece al Teatro Civico “M. Bortolozzi”. 

            A Manerbio, si è esibito l’ensemble Tino Tracanna “Sorgente”. Esso prende il nome (appunto) da Tino Tracanna: sassofonista, compositore e didatta, fin dal 1983 collabora con il quintetto di Paolo Fresu. Quest’ultimo si è aggiudicato il titolo di miglior gruppo italiano di musica jazz nel 1990 e nel 1991. Tra le incisioni discografiche realizzate da Tracanna col quintetto di Fresu, si ricorda “Live in Montpellier”, nominato “Miglior Disco di Musica Jazz” nel 1990. Nel 2011, è nato il gruppo Acrobats. Con loro, Tracanna ha inciso l’omonimo primo album.

            Il sassofonista si esibisce in rassegne notissime e in festival jazzistici nazionali e internazionali. Collabora con artisti come David Liebman, Jimmy Knepper, Tomasz Stańko, Garrison Fewell, Steve La Spina, George Cables, Jeff Williams, Gianluigi Trovesi e Ornella Vanoni. Nel 2022, con Franco D’Andrea, ha partecipato come solista al concerto e alla registrazione di “Sketches of Twentieth Century” col Contemporanea Ensemble di Roma. Dal 1995, insegna presso diversi conservatori italiani. Dal 2000, è docente di ruolo e coordinatore di corsi jazz al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Naturalmente, Tracanna ha ricevuto più d’un riconoscimento.

            Con lui, nell’ensemble che si è esibito a Manerbio, ci sono Leonardo Gatti (violoncello), Marco Pasinetti (chitarra elettrica) e Filippo Sala (batteria). Hanno regalato al pubblico un programma ricco di titoli enigmatici. Uno dei più trasparenti da interpretare era “Trimalcione”, composto dallo stesso Tino Tracanna: era dedicato all’omonimo personaggio del “Satyricon”, romanzo dell’autore latino Petronio (27 d.C.? - 66 d.C.). I suoni volevano suggerire la grandiosità e l’opulenza dei banchetti a casa del ricco arrampicatore sociale. “Silph”, sempre di Tracanna, faceva invece pensare alle silfidi, le ninfe dell’aria.

Filippo Sala aveva composto “Blu Ciano”, “familiare a tutti coloro che hanno una stampante”, come ha detto ironicamente la presentazione. “Ercole” di Marco Pasinetti non ha invece avuto bisogno di essere presentato, visto che portava il nome di un arcinoto simbolo di forza. Totalmente misterioso suonava invece “Sbafro”, sempre di Pasinetti. Quest’ultimo aveva firmato anche “Yoo Gurt”: palesemente un gioco di parole su “yogurt”, alludeva forse al carattere “dolce-acidulo” dei suoni?

“Il Gioco delle Ombre” (Filippo Sala) era etereo e misterioso, mentre “Igor Sneezes” (Tino Tracanna) alludeva agli starnuti di un certo Igor. Quale Igor? Il pubblico è stato invitato a identificarlo. Tra enigmi, riferimenti colti, leggerezza e virtuosismo, la serata è stata apprezzatissima.

 

Fotografia di Umberto Favretto, per gentile concessione della Fondazione Teatro Grande di Brescia.

 

Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 207 (settembre 2024), p. 17.

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