Lo zapping televisivo di mio padre,
ultimamente, è approdato su una commedia del 1975: Di che segno sei? Dallo schermo, facevano capolino volti arcinoti:
Renato Pozzetto, Mariangela Melato, Adriano Celentano… e Paolo Villaggio. Il
suo “proto-Fantozzi”, in questo film, è un marito distratto e misogino. Un
giorno, si sente dare dal medico una notizia inusitata: il suo organismo si sta
convertendo da maschile a femminile. Dopo lo sconforto del suo (preteso)
orgoglio macho, comincia a guardare al mondo delle donne e lo riscopre con gli
occhi dell’empatia. Questa parte del film fa sorridere, quando mostra Paolo Villaggio
in abiti muliebri che, indosso a lui, sono improbabili. Però, la vicenda ha un
retrogusto serio che è notoriamente la cifra d’ogni umorismo. La futura “donna
per sbaglio” ripercorre aspetti della condizione femminile cui non ha mai fatto
caso: il rischio di molestie, la ricezione di galanterie, la prostituzione, il
bisogno di svago, la violenza domestica, una sessualità meno infestata
dall’ansia da prestazione. Il meccanismo è quello del “cosa succederebbe se…?”,
di facile efficacia nello smuovere il pensiero dall’inerzia. “Se capovolgi il
mondo,/lo specchio ti riflette…” cantano i Nomadi. Vedendo ribaltarsi la
propria condizione di genere, il “misogino come tanti” finisce per guardarsi
riflesso. Conosci te stesso. Può
capitare. Anche se il figlioletto del personaggio –misteriosamente- non ha
avuto bisogno di una crisi d’identità per mettersi nei panni altrui.
Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco...
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.