"L’interazione con gli animali è un aspetto che nella produzione di Landolfi si manifesta fin dal testo di esordio, il Dialogo dei massimi sistemi (1937). In Night must fall, al termine della raccolta, il narratore esprime al riguardo precise considerazioni:
«A proposito: mi rimproverano spesso di occuparmi troppo di animali. “Finirai coll’occuparti della gallina” mi ha prevenuto un amico, adottando un bel singolare collettivo. Ora, a parte il detto del saggio indiano che “merita qualche attenzione…” con quanto segue, e senza voler fornire soverchi chiarimenti, l’ho pur mo’ confessato che gli animali sono il mio prossimo, sicché non è meraviglia che con essi facillime congreger. In conclusione mi occuperò, sì, e presto per giunta, della gallina: da queste pagine lo dichiaro ormai apertamente a chiunque voglia sentirlo»..." (continua)
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