“In verità, io, a mia insaputa, venivo sottoposto a prove
più amare di quelle d’Otello! giacché quel negro sventurato, almeno, nella sua
tragedia, aveva un campo segnato, dove combattere: di qua l’amata, e di là il
nemico. Mentre che il campo di Arturo Gerace era un dilemma indecifrabile,
senza sollievo di speranza, né di vendetta.”
ELSA MORANTE
(L’isola di Arturo, 1957)
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