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La genesi dell'intellettuale del mondo nuovo - Seconda puntata

Il Roman de Thèbes   [...] La data di stesura dell’opera oscilla fra il 1155 e il 1160, poco più di vent’anni dopo la composizione del Roman d’Alexandre . Secondo l’ordinamento cronologico suggerito dagli storici della letteratura, si situerebbe nel decennio dei “romanzi antichi”, coeso gruppo di testi provenienti dall’impero plantageneto. Il prologo del Roman de Thèbes , a differenza dei frammenti di Alberico, evidenzia e potenzia l’autoconsapevolezza dell’autore. E la cautezza di Alberico lascia definitivamente il campo alla determinazione dell’autore del Roman de Thèbes : la sua scrittura mostra decisione, fermezza. Queste le sue parole: «Chi è saggio non deve nasconderlo, /ma deve mostrare il suo senno, /così che quando lascerà il mondo/ di lui resti sempre il ricordo» . Dai primi quattro versi affiora già un elemento del tutto assente nei versi di Alberico: la ricerca della fama; l’agognata immortalità delle proprie gesta letterarie [...]   Lorenzo Dell'...

Sull'attentato di Brindisi

Milano, 20 maggio 2012                                                                                    COMUNICATO STAMPA LIBERA SULL'ATTENTANTO DI BRINDISI: NO ALLA VIOLENZA, SI' ALLA SPERANZA PARTIAMO DALLA SCUOLA PER VINCERE LA PAURA Non sappiamo ancora cosa ci sia dietro l'inaudito attentato all’ingresso della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Ci uniamo alle parole di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera al suo arrivo a Brindisi dopo l'attentato: "Proviamo un grande dolore e vogliamo innanzitutto esprimere tutta la nostra vicinanza a...

Poesia di vita o di morte

“Degli Ateniesi, la maggior parte perì nelle Latomie per malattia e cattivo nutrimento, poiché ricevevano due ciotole d’orzo e una d’acqua al giorno; non pochi di coloro che erano stati catturati di nascosto furono venduti, così come coloro che si erano fatti passare per servi. E costoro, come servi, furono venduti con un marchio a ferro di cavallo sulla fronte; alcuni dovettero subire anche questo, oltre all’essere schiavi. Furon d’aiuto a qualcuno la dignità e l’educazione; infatti, o vennero liberati presto, o furono tenuti in gran conto dai proprietari. Alcuni vennero salvati anche grazie ad Euripide.  In effetti, a quanto pare, tra i Greci non continentali, quelli di Siracusa amavano particolarmente la sua poesia e, imparando brevi saggi e passi dai viaggiatori che giungevano di volta in volta, se li trasmettevano amorevolmente. In quell’occasione, dunque, si dice che molti di coloro che tornarono a casa sani e salvi abbracciassero fraternamente Euripide e raccontasser...

Mille Miglia

Polenta, maiali e Mille Miglia. Questo, più o meno, è il sunto dell’identità bresciana nel resto d’Italia. Perciò, giusto per non farmi mancare neppure un tassello dello stereotipo, sono andata a godermi l’arrivo delle auto d’epoca a Manerbio.             Una curiosa disposizione celeste l’aveva fatto coincidere con la finale della Champions League. Ciò aveva alquanto scremato il pubblico: molti manerbiesi, anziché pensare alla corsa, si erano parcheggiati davanti al televisore. A salutare i piloti c’erano gli appassionati duri e puri, gli anziani nostalgici, le famigliole e qualche curioso come la sottoscritta, che non distinguerebbe una ruota da un pouf, ma si ficca in ogni evento rumoroso. Pazienza per il mancato studio: per una sera, il Menippo di Luciano sarebbe andato sulla Luna da solo.             Io, invece, ero accompagnata da mio padre, l’Enciclopedia M...

La genesi dell'intellettuale del mondo nuovo - Prima puntata

"[...] Nel XII secolo una nuova figura d’intellettuale dialoga con la classicità. In che senso, però, “nuova”? Anche questi uomini, come i loro predecessori, percepiscono sulle proprie spalle la pesantezza della tradizione; anch’essi colgono la rilevanza dei grandi autori greci e latini. Tuttavia, nello stesso tempo, guardano a quel mondo con lenti diverse. Vogliono cimentarsi con esso, ne diventano gelosi guardiani, intendono comunicarne le bellezze ai loro simili: ma non si pongono solo come meri custodi di conoscenza. Guardano al passato, ma posano l’occhio anche al presente; interrogano i grandi letterati, si confrontano con essi, discutono, li superano in larghezza di veduta. Sono consapevoli dell’efficacia comunicativa della lingua romanza; ed è essa a costituire il principale veicolo delle loro opere. Sono coscienti del ruolo gradualmente sacrale di cui sono investiti. Ed è nella consapevolezza di sé che trova posto il primo mattone della costruzione di un intellettuale ...

Tra il fare e il dire (4)

"Tante ore in fila e poi travolto dalla folla". Stando all’ obiettiva scrittura giornalistica, sarebbe successo al fratello ventunenne di un mio amico. Si sarebbe messo in fila davanti ad un negozio di elettronica, per approfittare di un supersconto sul nuovo modello di I-Phone. Impresa conclusasi con un epic fail, causa imperizia nell’organizzazione. Intervistata la madre, che, nella versione a colonne, dipinge una scena da disaster movie: << Mio figlio è stato schiacciato fra la transenna e il cordone dei carabinieri che arginava la folla, mentre la fidanzata stava per essere travolta. Altre persone, ha detto mio figlio, rischiavano di rimanere schiacciate. >> Stephen King prendeva appunti, mentre Michael Bay si inchinava ad una creazione che aveva superato il suo Armageddon. Un po’ meno ero estasiata io: perché, se i fatti (mi dicevo) erano quelli relazionati, c’era ben poco di che entusiasmarsi. Prontamente, ho scritto al mio amico e ad una sorella. Mi h...

La città europea: teorie e sviluppo

Relazione per lo I.U.S.S., presentata al prof. Guido Martinotti a conclusione del corso del primo semestre sulla storia urbanistico - sociale delle città. A. A. 2009/2010 Il titolo stesso di questa relazione pone un'implicita domanda: si può parlare di "città europea"? Ossia: le città dell’Europa presentano caratteristiche comuni e peculiari rispetto a quelle di altri continenti? Fra esse, sarebbero comprese quelle sociologiche, economiche e storiche. Dette caratteristiche saranno, per l’appunto, prese in esame nei seguenti paragrafi. Perché "città europea"? Al primo interrogativo risponde Serena Vicari Haddock , nel suo saggio La città contemporanea , edito da Il Mulino (Bologna 2004). L'autrice sostiene che la categoria di "città europea" è definibile soprattutto attraverso il confronto con quella americana, per via di talune particolarità riconoscibili [1]. Innanzitutto, gli agglomerati urbani, in Europa, si adden...