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La bambina senza tempo: cronache complete di un'immortale

Essere immortali? Rimanere bambini per sempre? Dette così, possono sembrare due situazioni che l'essere umano sogna dalla notte dei tempi. Invece, sono incubi, specialmente se si combinano in una sola persona. 

La copertina del romanzo "La bambina senza tempo" di Andrea Contemplano: una bambina dai capelli rossi è immersa nella lettura di un giornale, vicino a una pila di libri e a un caffè fumante. In alto, una sequenza di figure mostra le varie fasi della sua crescita e della sua regressione all'infanzia. Nel titolo, c'è una sorta di stella a tre punte inscritta in un cerchio, che è il simbolo della civiltà di Esperia.

È quello che ha immaginato Andrea Contemplano, autore del romanzo fantasy La bambina senza tempo: cronache complete di un'immortale (Amazon, 2024). Quello che è stato pubblicato è il volume 1 di una saga che promette di essere più ampia.

È ambientato in un mondo immaginario in cui i continenti sono solo due: il Grande Regno e Moss. Quest'ultimo viene descritto come selvaggio, desertico e dilaniato da guerre tra clan. Il sapere e la tecnologia appartengono al Grande Regno, dove vengono tenuti sotto stretto controllo regio. Revisionismo storico e damnatio memoriae sono le parole d'ordine di questa gestione della cultura, tanto che è stata cancellata (si crede) ogni memoria di un'antica e avanzatissima civiltà: Esperia.

Un giorno, in uno sconosciuto paesino del Grande Regno, nasce Leda Miras: una bambina curiosa, intelligente e innamorata dei libri. Riesce a diplomarsi e a divenire una valente ricercatrice in campo archeologico, grazie a una provvidenziale borsa di studio. Ma la sua passione più grande è proprio Esperia, insieme alla sua scienza misteriosa: l'alchimia. Una curiosità nata anche grazie a una strega che porta il suo stesso nome e che le ha regalato un libro speciale.

Purtroppo, l'ossessione di Leda per Esperia è destinata a costarle cara. Un certo Teo DeNoir le commissiona in segreto il recupero di un manufatto alchemico: una piccola sfera luminosa in grado di guarire qualsiasi malattia e ferita. Osservandola e sperimentandone i poteri, Leda ne assorbe involontariamente tutta l'energia. Si ritrova così trasformata in una bambina di apparentemente sei anni, immortale e in grado di autorigenerarsi da ogni malanno o lesione. Un miracolo vivente, ma che deve celarsi, per non essere arrestata o trasformata in una cavia da laboratorio. In più, le sue apparenze infantili contrastano decisamente con il suo animo e le sue esigenze di adulta...

Iniziano così le avventure di Leda alla ricerca di risposte, di liberazione dalla sua maledizione o almeno di un modo per morire. Nelle sue peregrinazioni, incontra tutta la varia umanità del Grande Regno: venditori ambulanti dal grande cuore, fanatici religiosi, medici, affascinanti truffatori, baristi belli e infidi, orfanelle ingenue, sacerdoti pedofili...

Andrea Contemplano, l'autore del romanzo: un giovane con capelli castani corti, un poco di barba e baffi, occhiali rettangolari e il capo inclinato sulla spalla destra. Poggia il mento sulla mano destra, in atteggiamento meditativo, e distoglie lo sguardo dall'osservatore.
Andrea Contemplano
Man mano che il racconto procede, la prospettiva acuta e straniata di Leda si fa sempre più impietosa e graffiante. La sua condizione di bambina adulta la rende capace di smascherare le ipocrisie e le false certezze dei "grandi", dandole talvolta la possibilità di manipolarli. Lei si trova in una condizione di vulnerabilità e disperazione; ma gli "adulti normali" con cui si confronta non sono realmente forti e intelligenti come vorrebbero far credere. La longevità di Leda accresce la sua esperienza, rendendola potenzialmente illimitata, rispetto a quella dei comuni mortali. 

Il fantasy di Andrea Contemplano si rivela uno specchio satirico della realtà, grazie al punto di vista particolarissimo della "bambina senza tempo". Leda Miras è una protagonista assoluta, che regge nelle proprie piccole mani il filo di una trama apparentemente interminabile, come la sua vita. Può esistere davvero (per citare un altro fantasy) una Storia Infinita?

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