Passa ai contenuti principali

Primavera e speranze - Un pensiero di DreamSwapno Sohag

Sto prendendo un dolce sole di Marzo, sul lungo balcone che è affianco al soggiorno... Da lì ho visto un’auto di pattuglia passare velocemente verso il parco. 
primavera e speranze


Ed una donna dai capelli biondi con il suo cane dal pelo bianco era uscita al parco a fare una passeggiata. Appena l’auto le è passata vicino, lei per non rischiare è andata via di fretta.

Sebbene non ti possano arrestare se esci con il cane per strada o al parco, magari lei ha preferito non prendere il rischio.

Udendo il silenzio tutt'intorno, nessuno da nessuna parte. Eppure la "macchina della polizia" ha fatto un giro intorno nel parco per vedere se qualcuno fuori stava passeggiando senza un motivo. Le auto della polizia pattugliano 2/3 volte al giorno! Affinchè tutti rispettino i divieti del Coronavirus.

C'era una volta, il parco, dove tutti godevano del dolce sole della primavera! I bambini brillanti e lucenti giocavano qui. E adesso? Un silenzio grigio che spaventa anche durante il giorno! 

È una terra spaventosa come un cimitero!  Un pianto di sofferenza mi esce dal petto!  Come se non ci fossero anime vive in questo paese, tutti spariti!

Dove sono ora, 'lontano dalla città di Milano, a circa 18 chilometri di distanza, è un posto tranquillo, il nome è molto bello, si chiama “Villaggio del Sole”.  

Ci sono pochissime persone qui, ma questo silenzio che è come un piagnisteo, non ha mai attirato la mia attenzione negli ultimi 3-4 anni! 

Se questa qui è la situazione in questo villaggio eremitico, allora chissà come stanno vivendo coloro che sono chiusi in casa a Milano...

Anche se non abito in questo villaggio, sono venuto qui la sera del 7 marzo. Prima di ciò, sono rimasto a sentirmi soffocare in casa mia, come in un carcere, per settimane! Perciò, sono venuto qui a casa di un amico, lui mi ha felicemente accolto ed io mi sento gradito.

A Milano, ho un piccolo monolocale. Ogni mattina, dopo la doccia e la colazione uscivo di casa;  poi tutto il giorno tra lavoro e studio, quando finivo era già buio, notte! Tornato a casa pulivo, cucinavo, mangiavo, guardavo la TV e Facebook e leggevo un po’, per poi andare a letto.

Questa è la routine dei 5 giorni dal lunedì al venerdì. Poi Sabato e Domenica ero in festa! I fine settimana butto via la solita routine, mi sveglio tardi senza fretta. 

Ma dopo il pranzo uscivo per viaggiare o passeggiare, oppure andavo al cinema, al teatro, a concerti, o in varie mete artistiche e stavo molto bene. Oppure se stavo a casa, passavo molto tempo su Facebook, oppure scrivevo qualcosa.

Questa era la mia vita quotidiana. Non sono solo la mia, ma anche di quasi tutti i milanesi. Ma dov'è quella vita adesso ?! 

Se prima eravamo sempre fuori a condurre una vita frenetica, mentre adesso ci ritroviamo improvvisamente imprigionati in casa, allora si può capire qual è ora il nostro stato mentale!

Molti di noi Bengalesi dopo il lavoro restiamo a casa, ma molti altri stranieri e molti italiani vanno al bar dopo cena, escono con gli amici per fare quattro chiacchiere con gioia, vanno in discoteca nei fine settimana per ballare e per cercare compagnia, mentre ora, sono tutti chiusi in casa. Questa è l’orrore di oggi in tutta Italia!

A Milano ogni settimana c’erano i mercati in ogni zona, ma a causa dei divieti, sono stati chiusi.
Quindi le persone erano costrette ad andare per forza nei supermercati. 

Ogni volta possono entrare poche persone stando a distanza di 1 metro, per questo c’è tanta fila fuori dai supermercati.

Le finestre e i balconi della casa sono l'unico mezzo per vedere il cielo, per prendere sole e aria fresca, ma così non ci manca tanto ad impazzire!!! 

Poi c'è la forte paura di essere contagiati dal Coronavirus, di perdere familiari, parenti e amiche... mamma mia che vita!

Ma questa tristezza, la trasformiamo in forza. Non abbiamo perso il morale, continuiamo a scrivere, a ridere, cantare, a rallegrarci ballando, dipingendo e scrivendo poesie. I nostri giovani aiutano le persone anziane e indifese con uno sforzo costante e quotidiano.

Siamo in una lunga attesa come un uomo sperduto su un’isola deserta che aspetta di essere salvato. E anche noi aspettiamo che finisca questa epidemia e questa condizione di asfissia... 

Aspettiamo che finisca questa prigionia... !!! 

‘Sto parlando dall'Italia ...’
-DreamSwapno Sohag (17 Marzo 2020) 
-Pietro Forconi Black Fox  (Aprile 2020)

Commenti

  1. Interessante riflessione e ottimo stile linguistico!

    RispondiElimina
  2. Bravo, Dream! Concordo pienamente con la conclusione: trasformiamo la tristezza in forza!

    RispondiElimina
  3. Mitico Dream, scritto benissimo :)

    RispondiElimina
  4. Bella Dream, Bravissimo!!

    RispondiElimina
  5. Interesting reflection and excellent linguistic style! I fully agree with the conclusion.

    RispondiElimina
  6. Complimenti Dream! Scritto in un Italiano perfetto!
    Buona lenta ripresa della vita!
    Arianna

    RispondiElimina

Posta un commento

Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco...

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e V...

"Gomorra": dal libro al film

All’inizio, il buio. Poi, lentamente, sbocciano velenosi fiori di luce: lividi, violenti. Lampade abbronzanti che delineano una figura maschile, immobile espressione di forza.   Così comincia il film Gomorra, di Matteo Garrone (2008), tratto dal celeberrimo libro-inchiesta di Roberto Saviano. L’opera del giornalista prendeva avvio in un porto: un container si apriva per errore, centinaia di corpi ne cadevano. Il rimpatrio clandestino dei defunti cinesi era l’emblema del porto di Napoli come “ombelico del mondo”, dal quale simili traffici partono ed al quale approdano, da ogni angolo del pianeta. Il film di Garrone si apre, invece, in un centro benessere, dove regna un clima di soddisfazione e virile narcisismo. Proprio qui esplode la violenza: tre spari, che interrompono il benessere e, al contempo, sembrano inserirvisi naturalmente, come un’acqua carsica che affiora in un suolo perché sotto vi scorreva da prima. Il tutto sottolineato da una canzone neomelodica italian...