La
stagione dedicata ai bambini, al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, si
concluderà domenica 24 febbraio 2019, con Alice nel Paese delle Meraviglie.
Come gli altri titoli, si tratta di un classico, ma rivisitato con brio e
originalità. La compagnia è sempre Il Nodo Teatro, con la regia di Raffaello
Malesci.
La famosa bambina, forse la più
curiosa che sia mai esistita, nacque nel 1865 dalla penna dell’inglese Charles
Lutwidge Dodgson (1832-1898), noto con lo pseudonimo di Lewis Carroll. Nella
sua vita di tutti i giorni, era diacono della Chiesa anglicana, matematico e
fotografo: nulla che facesse pensare alla letteratura fantasy o per l’infanzia.
Mai dare per scontati questi uomini seri: sanno sorprendere… Soprattutto,
quando incontrano le loro piccole Muse ideali. Nel suo caso, si trattava di
Alice Liddell, figlioletta del decano della Christ Church a Oxford. Ispirandosi
alla bambina, scrisse appunto Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) e Attraverso lo specchio (1871). I contenuti sono noti al grande pubblico
soprattutto tramite il film d’animazione disneyano (1951). Nel 2010, Alice in
Wonderland è stato riproposto sul grande schermo con la regia di Tim Burton,
per mostrare come sia diventata la protagonista, una volta cresciuta.
La versione che Il Nodo Teatro
porterà a Manerbio si distaccherà da Disney per sottolineare in altri modi
l’allegria e la stravaganza. Così ha anticipato Elisa, membro della compagnia:
“Giocando con musiche, colori e le abilità poliedriche della coppia di attori
(Giorgio Mosca e Fabio Tosato) impegnati nella creazione dei personaggi
bizzarri e improbabili che meravigliano Alice (Elisa Benedetti), lo spettacolo accompagna
lo spettatore in un viaggio folle, intricato e fantastico, con accenti onirici
e citazioni divertite della quotidianità. Il racconto, allora, si rinnova e si
arricchisce di nuovi spunti che inebriano e divertono.” I nonsense che
punteggiavano l’opera di Carroll saranno ovviamente attualizzati e accentuati.
Il regista Raffaello Malesci ha
collaborato con le varie figure professionali che hanno realizzato la messa in
scena, per armonizzare al meglio ogni dettaglio. Lui e lo scenografo Fabio
Tosato hanno optato per un progetto che punta sul simbolismo e la semplicità.
I
costumi disegnati da Nadia Fezzardi danno il via libera a colori e forme
stravaganti, cappelli (fatti a mano dalla stessa Nadia Fezzardi) e accessori
fuori misura, che donano un ulteriore tocco di eccentricità. Non resta che
accompagnare i bambini nel Paese delle Meraviglie…
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 140 (gennaio 2019), p. 10.
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