Passa ai contenuti principali

Storia di un alito di puzzola - La nuova raccolta di Vincenzo Calò

"C’E’ CHI AFFERMA CHE SONO BRAVO, PERCIO’ ABBIATE PAZIENZA…!



Come se non bastasse, dopo C'è da giurare che siamo veri... e In un bene impacchettato male [le quali copie rimaste seppur si contino sulle dita di una mano (eccetto il medio) sono ancora richiedibili al sottoscritto], è uscita la mia terza raccolta di prose in versi: Storia di un alito di puzzola. 

Per vantarsi un giorno d’avere quest’oggetto alternativo – che si chiama libro, ma stavolta prodotto non 'per rendere tanto economicamente, studiando poco', semmai per l’esatto opposto, affinché si possa stare in pace con se stessi, cioè con il piacere di vivere - si deve rigorosamente ordinarlo mandando una mail al seguente indirizzo: info@davidandmatthaus.it [attenzione! Gli organizzatori di eventi a esso dedicati se aspirano a riceverlo in omaggio devono rassicurare l’editore sulla vendita oltre a stabilire presumibilmente una percentuale d’introito a suo favore… purtroppo la stragrande maggioranza delle librerie stesse (incluse quelle che si dichiarano indipendenti!!!) non concede l’opportunità di esporsi poeticamente, neanche rievocando Alda Merini, a svantaggio così della pubblicazione free, col buon proposito di mantenersi economicamente facendo leggere di tutto!]

Sono più che disponibile a promuovere Storia di un alito di puzzola cercando di fare clamore, ossia non per forza e nelle sedi competenti… beh, fermo restando che ce ne siano ancora di adibibili alla cultura visto che occorre intraprenderla attivamente e, perché no, ingenuamente (non si smette mai d’imparare, neanche dal pubblico)! 

Ecco, magari per mezzo di uno show pseudofilosofico, che racchiuda le letture degli estratti dalle mie opere edite, oltre che dei post lanciati e rilanciati sulla bacheca del mio profilo fb, denominati 'vermi solitari', alternate con brevi monologhi e due discorsetti da fare circa la difficoltà, a parer mio, di fare poesia contemporanea, a seguito d’imposizioni, fin troppo attuali, relative alla sopravvivenza dell’essere umano senza badare alla realizzazione di almeno un concetto di Vita; allentando i ritmi moderni per sostenere che la Solitudine può ritenersi addirittura lo spazio per motivare un talento e sentirsi autorevoli in cuor proprio, dunque di significare per gli altri dell’affetto, d’incanto. 

Interpreterò i miei pensieri, che risultano strambi perché prima di comprendere le emozioni sarebbe necessario percepirle una a una, immaginando di essere un… diverso! 

Con l’intento di rinfrescare a sorpresa la logica comune, tanto per rivangare peraltro i video pubblicati tramite il canale YouTube Cazzeggiando in sospensione (un’idea dell’ass. di volontariato Koinòs, andate pure a vederli!); e contaminato artisticamente, con la proiezione sullo sfondo di un maxivideo che metta in risalto forme di pittura, fotografia, musica, danza etc … insomma, opere di artisti che abbiano piacere d’emergere (anche dal vivo!), con l’ispirazione dipesa dai miei contenuti, come quello racchiuso in Storia di un alito di puzzola

L’invito in effetti riguarderà principalmente tutti coloro che masticano 'coscienza civile', ovvero delle conoscenze, dovendo avere il coraggio univoco di affrontarle prima o poi per figurare positivamente a lungo andare nella società. 

Una società divenuta incivile proprio per la mancata considerazione del sollecito sopracitato; raschiando invece il fondo di qualsivoglia vendita materiale, quasi per pretendere il finto interesse da parte dell’Individuo ch’è in procinto di fare oramai la peggiore scelta di vita, qual è prendere le cose o le persone intorno alla leggera, col vittimismo d’adottare per rivendicare valori in odore di spreco, senza sentirsi responsabile di determinate vicende di cronaca incolore, non essendo più grandi di lui."


Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco...

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e V...

"Gomorra": dal libro al film

All’inizio, il buio. Poi, lentamente, sbocciano velenosi fiori di luce: lividi, violenti. Lampade abbronzanti che delineano una figura maschile, immobile espressione di forza.   Così comincia il film Gomorra, di Matteo Garrone (2008), tratto dal celeberrimo libro-inchiesta di Roberto Saviano. L’opera del giornalista prendeva avvio in un porto: un container si apriva per errore, centinaia di corpi ne cadevano. Il rimpatrio clandestino dei defunti cinesi era l’emblema del porto di Napoli come “ombelico del mondo”, dal quale simili traffici partono ed al quale approdano, da ogni angolo del pianeta. Il film di Garrone si apre, invece, in un centro benessere, dove regna un clima di soddisfazione e virile narcisismo. Proprio qui esplode la violenza: tre spari, che interrompono il benessere e, al contempo, sembrano inserirvisi naturalmente, come un’acqua carsica che affiora in un suolo perché sotto vi scorreva da prima. Il tutto sottolineato da una canzone neomelodica italian...