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I màcc



Gh’è argü che ‘l pàså i sò dé, che zabèle
de per lùr i è cöntàcc, a cöntà óter;
chi ‘l vùså cóntrå chèsti e cóntrå chèle,
perché a fa’ ‘ndà ‘n malùrå i è sèmper “Vóter”;
chi g’ha ‘l balù, i vistìcc o le bèle
fómne o i òm… en mès a chèsti màcc, nóter
pödaróm vìgå ‘l nóst balì per vìver:
sa scüzóm se l’è pròpes chèl de scrìer.
 
Traduzione: “I matti. C’è chi passa i propri giorni, che già/di per sé son contati, a contare altro;/chi urla contro questi e contro quelle,/perché a far andare in malora sono sempre i “Voi”;/chi ha il calcio, i vestiti o le belle/donne o gli uomini… fra tutti questi matti, noi/potremo avere il nostro pallino per vivere:/ci scusiam se è proprio quello di scrivere.”

Premio Speciale del Presidente al Concorso Internazionale Artistico Letterario “Ambiart”, III edizione 2013, promosso da FareAmbiente Lombardia, Sezione C: Poesia in Vernacolo.

 

Commenti

  1. Ma chi è l'Autore, o l'Autrice? Velise Bonfante? Loredana Iole Scarpellini? Dino Marino Tognali? C'è qualcosa che mi fa pensare a uno di loro, nei versi che hai pubblicato: mi sbaglio?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il fatto è che l'autrice sono io. E' per questo che non è ulteriormente specificata. ;-)

      Elimina
  2. Ma sai che non l'avrei mai detto? Mi pareva di cogliere l'afflato di Dino Marino Tognali. E invece mi sono sbagliato. Robe da matti.

    RispondiElimina
  3. Mi dài un parere, tu che sei una Poetessa?
    Grazie.
    MP

    Lisér

    Gho vést ‘na nòt
    scheèha de ‘l’ös
    e apéna che ède rià
    nà a spas con sö balös.

    Adès el fa ‘na poiana
    apò ‘l ciòch dei bucù
    che l’ha pirdìt del sintimènt
    ‘na oja de nà a ‘l stradù.

    A fermàl no la se nega
    umbrìe strete de zènt.
    Le pügnate de frigaröi
    al trazandèl d’arzènt.

    Ciél gris, réfoi de tramontana
    la cansù come orès vega.
    'L sang 'l bói, 'l respìr che raspa
    füm de mundine nega.

    Po’ la sguara
    la g'ha 'na piaga
    sö le spale:

    le fòje
    'ndré le similine.
    I fa mia le bale.

    RispondiElimina
  4. Confesso d'aver avuto un po' di difficoltà, con questa varietà del dialetto... Di dove sei originario, esattamente? :-) Comunque, trovo questo componimento musicale e scorrevole senza banalità. Ci trovo anche un certo gusto... pittorico, o, comunque, una certa efficacia nelle immagini. :-)

    RispondiElimina
  5. Sono di Lograto, e non mi sono mai mosso da Lograto: nato e vissuto dietro Villa Morando. A me pare di scrivere in "bresciano", ma forse hai ragione tu: ne parlo invece una versione. Grazie per i commenti, mi hanno fatto molto piacere. Ovviamente sono mille anni luce lontano dal tuo livello e tu sei molto gentile e benevola, ma grazie davvero.
    Manlio Pittori

    RispondiElimina

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