La 26^ stagione teatrale del Politeama
di Manerbio si è aperta in modo a dir poco scoppiettante. Il 28 ottobre 2022, è
andata in scena l'amata compagnia "Stivalaccio Teatro". Il titolo
dello spettacolo era Buffoni all'inferno. Matteo Cremon, Michele
Mori e Stefano Rota sono stati diretti da Marco Zoppello, che ha anche ideato
il soggetto.
La vicenda è ambientata (come dice il
titolo) all'inferno, nel 1575. A causa di un'epidemia, il luogo del castigo
eterno si è trovato improvvisamente invaso da orde di nuove anime. Caronte non
può certo traghettarle tutte in una volta… Ecco che è necessario intrattenere
la folla in attesa. Il Diavolo ricorre quindi a tre dannati: i buffoni Zuan
Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella. Il loro compito sarà quello di
esibirsi davanti alle anime che aspettano sull'Acheronte. In cambio del buon
servizio, otterranno di poter tornare in vita per un giorno. Il Diavolo
richiede loro di inscenare vite di santi che hanno sconfitto i vizi capitali,
in ossequio alla sacra funzione castigatrice di quel luogo. Ma i nostri eroi
non conoscono storie devote… In compenso, il loro repertorio comprende molte
vicende di peccatori sconfitti dai propri vizi. Ecco che il loro estro finisce
per interpretare la commissione del Diavolo in modo assai libero…
Lo spettacolo ha quindi proposto un
compendio di letteratura burlesca e goliardica medievale. Vi hanno trovato
posto le argute grossolanità dei fabliaux, racconti licenziosi in versi,
insieme al Decameron boccacciano; i Racconti di Canterbury hanno accolto citazioni dei Carmina Burana; il
Carnevale si è affiancato ai Ragionamenti di Pietro Aretino.
Contadini, diavoletti inesperti, prostitute, animali parlanti, frati
imbroglioni e giovani avvinazzati si sono avvicendati in un insolito quadro del
Medioevo. Cifra caratteristica dello Stivalaccio, come sempre, è stata la
metateatralità. La cosiddetta "quarta parete" è stata sfondata più
volte, con il coinvolgimento del pubblico. Gli attori hanno inscenato improvvisazioni
basate (in realtà) su una solida preparazione e su un corposo patrimonio
letterario. Il gradimento del pubblico è stato assicurato. Forse non è stato
altrettanto contento il sovrano dell'inferno… Ma, del resto, è risaputo che i
buffoni ne sanno una più del Diavolo.
Fotografie: @Fotomonterenzi
Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 186 (dicembre 2022), p. 22.
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