“Storie
per volare” è il titolo della stagione teatrale per bambini ospitata dal Teatro
Civico “M. Bortolozzi”. Essa è stata organizzata dal Comune di Manerbio, in
collaborazione con la compagnia “Quelli del venerdì”. Non è certo la prima
volta che il cosiddetto “Piccolo Teatro” ospita spettacoli per i più piccoli.
Ma, quest’anno, il titolo pone l’accento (più che sull’età del pubblico) sulla
fantasia e sul desiderio di spaziare con l’immaginazione.
La stagione ha avuto inizio il 1
dicembre 2019, con "Il lupo racconta”. Per l’appunto, lo spettacolo era
dedicato ai “cattivi” delle fiabe, tutti radunati nella “Locanda del Briccone”,
il più malfamato fra i locali della Città del Teschio. Anche i piatti che esalavano
fumo e le bevande dall’aspetto poco raccomandabile erano allineate con la
tematica. Come c’era da immaginarsi, ciascuno degli orridi avventori aveva
molto da raccontare: i retroscena più misteriosi dei loro misfatti. Ed essi
avevano tutti una radice comune: la mancanza d’amore…
Il secondo spettacolo attende invece
le famiglie manerbiesi il 16 febbraio 2020: “Le maschere di Mangiafuoco”.
Sicuramente, chiunque stia leggendo questo articolo ricorda un famoso passo del
“Pinocchio” di Collodi: quello in cui il protagonista bigia la scuola per
andare a vedere uno spettacolo di marionette. Non appena esse riconoscono il
burattino in platea, lo salutano e lo accolgono quale fratello, interrompendo
lo spettacolo. Ciò scatena le ire del loro proprietario, il gigante barbuto Mangiafuoco…
Le marionette sono Arlecchino,Pulcinella, Rosaura… sì, proprio loro: le maschere della Commedia dell’Arte.
Ciascuna di loro ha un ruolo ben preciso: lo spensierato suonatore di
mandolino, il servo sciocco e sempre affamato, la fanciulla romantica e
benestante. Niente sembra poter deviare il binario delle loro vicende; pare non
esserci alcuna ombra, dietro la loro personalità piatta. Vengono mossi da un
burattinaio che sa quale canovaccio (scontato e grossolano) seguire per far piacere
al pubblico. Eppure… l’arrivo di un’altra marionetta (di legno come loro, ma
senza fili) li scatena. Da qui, prende spunto la nostra commedia per bambini.
Uno
come Pinocchio è la prova vivente che esiste la possibilità di un’altra vita…
la possibilità di svincolarsi dal burattinaio e dalle sue trame insulse, per
dimostrare i propri talenti inespressi. Ma la libertà è un gioco rischioso e
conquistarla non è affatto facile. Ce la faranno le nostre maschere a diventare
persone?
Gli spettatori potranno scoprirlo
durante la prima rappresentazione (ore 15:00) o durante la replica in giornata
(ore 17:00). Buon volo sulle ali dell’immaginazione!
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 150 (gennaio 2020), p. 9.
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