Quest’ultima permetteva di spaziare
fra i vari volti dell’infanzia. Essa si rivelava paffuta e imbronciata nel
volto di un bimbo di Coimbra, in Portogallo; oppure, si presentava come una
neonata in braccio alla “mamma bambina”, in Romania; oppure ancora, era
spensierata in parchi giochi e carrozzine (“Essere piccoli è bello”, Belgio e
Francia). Piccoli pastori crescevano con le loro capre, nel verde della
Croazia; dalla Lombardia, venivano bambini chierichetti o che giocavano a
palla, in una piscina gonfiabile. “Madre Coraggio” sorrideva dalla Bulgaria,
recando in braccio due piccoli dagli occhioni sgranati. “Il fanciullo nelle sue
radici” veniva dal Kosovo; accanto a lui, un suo coetaneo andava “Verso la
vita” sorridendo (Francia, Parigi). Tre gruppi si erano fatti immortalare nelle
campagne, in Macedonia, Serbia e Montenegro.
Poi, c’erano piccoli in spiaggia, in
Sardegna o sul Mar Nero; nelle campagne della Slovenia, altri imparavano a
usare la zappa; in Croazia, un gruppo d’amici si dilettava “Teatrando in
natura”, vicino a un laghetto pieno di ninfee. In Svezia, un piccolo paffuto
giocava sulla neve, nel periodo natalizio; un suo connazionale aveva il volto
perso nei pensieri. In Russia, una bimba sedeva sola in una platea all’aperto,
fra schiere di sedie vuote.
Questi sono solo alcuni esempi degli scatti
presenti nella mostra. Tutti quotidiani, apparentemente casuali, ma colti con
sguardo acuto e resi interessanti dalla vivacità naturale dei soggetti.
All’arte serve poco, quando la vita è molta. Soprattutto, la spontaneità dei
bambini (la “casualità” del titolo) permetteva di ritrarli nei loro contesti
culturali, mostrando le loro “radici” senza retorica o stereotipi.
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 181 (luglio 2022), p. 7.
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.