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Arrivano a Manerbio gli arcangeli manga

arcangeli manga
A partire dal 10 ottobre 2021 (la “Seconda di Ottobre”), vi sarà sicuramente capitato di vedere nelle vetrine del centro di Manerbio alcune sgargianti figure. Fanno parte di una mostra allestita dalla Biblioteca Civica. Come alcuni cartelli avvisano, non si tratta dei Cavalieri dello Zodiaco, ma di una forma particolarissima di arte sacra: gli arcangeli dipinti in stile manga

            Per “manga”, ovviamente, s’intendono i fumetti giapponesi: sono famosi per i colori vivaci, per la creativa disposizione delle scritte e per personaggi dalle fattezze eteree, con occhi particolarmente grandi.

            Il materiale è stato fornito dal bresciano Paolo Linetti, organizzatore di mostre ed eventi artistici, nonché titolare dello Studio Ebi. Il team di Linetti ha cominciato a realizzare santi in versione manga nel quadro d’un progetto volto a divulgare l’iconografia religiosa. Ne parla Viviana Filippini, nel suo Brescia segreta (2015, Historica Edizioni), alle pagg. 205-209: tra i vari stili fumettistici esistenti, quello giapponese è stato scelto da un gruppo di ragazzini a cui il team si è rivolto. Ora, questi particolarissimi “santini” vengono venduti sotto forma di cartolina presso il Museo Diocesano di Brescia. La Biblioteca Civica di Manerbio ha però richiesto a Linetti pannelli di dimensioni ben più significative, da esporre nelle vetrine per la “Seconda di Ottobre”. Chi li ha visti può ben valutare se i creatori siano stati o meno all’altezza del progetto.

            I pannelli realizzati sono sette, più uno raffigurante l’Immacolata e uno stendardo che rappresentava gli arcangeli in gruppo, appeso a un balcone durante la giornata festiva.

Perché sette, se il culto e la Bibbia ne ricordano tre? Il numero degli arcangeli è quello presente nel Libro di Enoch (I sec. a.C.), un testo profetico non compreso nel canone biblico. Sono venerati da confessioni cristiane diverse da quella cattolica. Peraltro, che gli arcangeli siano in tutto sette, è affermato anche nel Libro di Tobia (12,15).

arcangeli manga
Dunque, nella mostra, possiamo vedere i ben noti Gabriele, Michele e Raffaele, ma anche altri semisconosciuti. Gabriele (“forza di Dio”), con una corazza e grandi ali verdi, regge una lanterna e uno specchio di diaspro su cui sono incisi gli ordini divini. Michele (“Chi è come Dio?”), da buon guerriero, ha lancia e armatura; è caratterizzato dal rosso, colore “combattivo” per eccellenza. Raffaele (“Medicina di Dio”) porta il bastone da viaggio e l’unguento medicamentoso: col primo, guidò i passi di Tobia nell’omonimo libro biblico; col secondo, guarì gli occhi di suo padre Tobi.


Uriele (“Luce di Dio”) regge una spada fiammeggiante, con cui difende dal furto i frutti dell’albero della vita, nell’Eden. Sealtiele (“Preghiera di Dio”) regge il turibolo dell’incenso e le sue ali sono viola, un colore etereo ed intenso adatto a rappresentare il coinvolgimento spirituale. Geudiele (“Lode di Dio”), invece, è piumato di rosso. Regge il flagello e la corona, a simboleggiare le fatiche affrontate per devozione e le relative ricompense. Barachiele (“Benedizione di Dio”) è pronto a riversare rose bianche, a indicare una pioggia di luce – ma anche la folgore.

Insomma, non saranno i Cavalieri dello Zodiaco, ma sembrano proprio sette supereroi (tanto forti quanto aggraziati), di quelli che possono entrare facilmente nell’immaginario. È proprio questo il senso dell’operazione artistica di Linetti e del suo team: proporre un’arte sacra che s’imprima nella memoria, passando per la fantasia.

 

Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 171 (novembre 2021), p. 9.

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