Passa ai contenuti principali

Il Gruppo Alpini di Manerbio e l’emergenza sanitaria

L’emergenza sanitaria legata alla pandemia da COVID-19 ha visto anche (in alcuni casi) l’intensificarsi della solidarietà e dello spirito civico. Possiamo vederlo, giusto per fare un esempio, nelle iniziative realizzate dal Gruppo Alpini di Manerbio. Esso è stato coordinato dalla Protezione Civile. I suoi membri si sono occupati delle consegne di farmaci o di spese di generi alimentari per coloro che erano impossibilitati a uscire di casa. Il Gruppo ha poi fornito un contributo alla casa di riposo e materiale occorrente alle infermiere che vi lavorano (cuffie e camici monouso, pannoloni…). Per la prima infanzia, gli Alpini manerbiesi hanno acquistato pannolini, salviettine umidificate, biscotti, pastina e omogeneizzati, per poi consegnarli alla Caritas locale. Il lockdown dovuto alla necessità di contenere l’epidemia, infatti, ha anche significato impoverimento per coloro che non potevano continuare a lavorare: da qui, la necessità di approntare generi di prima necessità per le famiglie bisognose.

gruppo alpini manerbio
Ovviamente, un altro acquisto è stato quello di quattrocento mascherine di tipo FFP2, una sigla che indica (appunto) una tipologia di mascherina protettiva, assai richiesta in questo periodo.  Esse sono state destinate al pronto soccorso di Manerbio. Tutto questo è stato possibile grazie a donazioni di ditte e privati della nostra città, che il Gruppo Alpini ringrazia di cuore

 

Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 154 (giugno 2020), p. 6.


Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e Victoria, destinati a un matrimonio di convenienza, non è co

"Gomorra": dal libro al film

All’inizio, il buio. Poi, lentamente, sbocciano velenosi fiori di luce: lividi, violenti. Lampade abbronzanti che delineano una figura maschile, immobile espressione di forza.   Così comincia il film Gomorra, di Matteo Garrone (2008), tratto dal celeberrimo libro-inchiesta di Roberto Saviano. L’opera del giornalista prendeva avvio in un porto: un container si apriva per errore, centinaia di corpi ne cadevano. Il rimpatrio clandestino dei defunti cinesi era l’emblema del porto di Napoli come “ombelico del mondo”, dal quale simili traffici partono ed al quale approdano, da ogni angolo del pianeta. Il film di Garrone si apre, invece, in un centro benessere, dove regna un clima di soddisfazione e virile narcisismo. Proprio qui esplode la violenza: tre spari, che interrompono il benessere e, al contempo, sembrano inserirvisi naturalmente, come un’acqua carsica che affiora in un suolo perché sotto vi scorreva da prima. Il tutto sottolineato da una canzone neomelodica italiana: i